I falsi miti sulla tecnica degli allineatori trasparenti in ortodonzia

Pubblicato il: Lug 20, 2020

 

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La tecnica Invisalign® è presente sul mercato fin dal 1997, utilizzata in tutto il mondo da più di 16 anni. (1) Questa tecnica sicuramente è rivoluzionaria nel settore dell’ortodonzia sotto molti aspetti. Il principale è senza dubbio l’aspetto estetico e le caratteristiche di totale comfort essendo un apparecchio completamente trasparente e rimovibile. Come tutte le “innovazioni” scientifiche, tale tecnica che richiede una curva di apprendimento, avendo delle caratteristiche biomeccaniche specifiche che tra l’altro non sono totalmente sovrapponibili a quelle dell’ortodonzia tradizionale.

Dall’ortodonzia tradizionale riprende i ragionamenti più complessi nella diagnosi, ma non nella pianificazione del trattamento.

Il continuo sviluppo tecnologico e le sorprendenti innovazioni tecnologiche investono incessantemente noi specialisti in ortodonzia grazie alla eccezionale organizzazione di Align Technology che usufruisce di un reparto di ricerca e sviluppo costituito da centinaia fra ingegneri, fisici, matematici ed informatici, focalizzati tra sviluppo del software ClinCheck®, nuovi materiali da utilizzare per gli allineatori e, non meno importante, nuovi tipi di ausiliari utilizzati per un sempre miglior controllo del movimento dentale. Elemento molto importante di questa tecnica è l’utilizzo del software dedicato ClinCheck®, tramite il quale si realizza e si sviluppa l’intero piano terapeutico del caso. (2)

Sicuramente un elemento importante da considerare è che insieme alla tradizionale diagnosi ortodontica, l’elaborazione e l’uso del software ClinCheck® è la vera chiave di volta per ottenere risultati eccellenti con questa tecnica. Rivoluzionario nell’utilizzo della metodica Invisalign® la possibilità di trattare ortodonticamente anche i pazienti adulti che sono sempre stati restii per problemi di tipo estetico. Questo porta di conseguenza alla specializzazione delle terapie ortodontiche nel paziente adulto che rappresentano una percentuale importante sul numero di casi trattati con l’Invisalign®.

I fattori che possono inibire gli ortodontisti all’uso di questa tecnica possono essere, il fatto che l’ortodontista fino ad oggi non è stato mai realmente preparato, comportando investimento di tempo, nell’apprendere le caratteristiche biomeccaniche specifiche di questa tecnica. Inoltre l’attitudine alla gestione di programmi informatizzati e la familiarità in generale con l’uso del computer sono un requisito fondamentale.

Nel futuro di questa tecnica ci sono già in atto novità, sia su aspetti di nuovi materiali, nuovi disegni di ausiliari sempre in continua evoluzione e non meno importante nuovi software di gestione del ClinCheck® per renderlo sempre più completo e facile da utilizzare. L’evoluzione che noi abbiamo vissuto da più di 10 anni è stata enorme e, sicuramente migliorando sempre di più, nel prossimo futuro prevediamo un utilizzo di questa metodica sempre più importante anche perché sia a livello di gestione quotidiana dell’apparecchio da parte del paziente che di comfort per il esso stesso non ha eguali.

La tecnica ortodontica del 2002, non è quella del presente e non è quella del 2018; è una tecnica in evoluzione e per coloro che si sono avvicinati qualche anno fa, non è pensabile credere che sia sempre uguale.

Non è per coloro che non sanno fare ortodonzia ma è di chi la sa fare ragionando molto sugli aspetti clinici della malocclusione, parodontali, scheletrici ed estetici.

Mito 1: è una tecnica semplice

Molto spesso la tecnica ortodontica che prevede l’uso degli allineatori viene definita “semplice” sia nella progettazione del trattamento che nel monitoraggio del trattamento. In realtà ha una complessità di ragionamento iniziale che prevede una corretta diagnosi e movimenti dentali sia sul piano sagittale che verticale. (2) Non è semplice perché non prevede solo il trattamento di malocclusioni con lieve affollamento o con una diagnosi limitata a pochi spostamenti dentali. Un’ottima diagnosi è dunque la chiave di successo nel trattamento delle malocclusioni complesse, non è la tecnica in sé ad essere semplice o complessa, ma la capacità del singolo di ‘guidare’ la malocclusione verso un risultato biomeccanicamente raggiungibile.

Mito 2: puo’ essere utilizzato solo nei pazienti adulti

Dal 2009 vi è sul mercato il trattamento anche per il paziente in eta evolutiva: protocolli Teen.
I protocolli teen prevedono l’uso di alcune features specifiche quali i compensatori di eruzione e le linguette d’arresto dei 7′ per utilizzare gli allineatori sia in dentizione mista che permanente. (3)

Mito 3: non puo’ essere utilizzato nei pazienti in combinazione con trattamento chirurgico

Falso. Può essere utilizzato in combinazione con il trattamento maxillo-facciali, sia in combinazione con il trattamento chirurgico che con trattamento “surgery first”. (4)

Mito 4: e’ un trattamento cosmetico

Non è un trattamento cosmetico, ma ha l’obiettivo del benessere del paziente; corregge le malocclusioni nella loro complessità. Sia in malocclusioni con maloposizioni forzate che derivate da interferenze. (5)

Mito 5: potrebbe provocare recessioni gengivali

Falso. Alcuni pensano che essendo una tecnica che prevede “espansione”, potrebbe provocare recessione gengivale, se gli elementi vengono portati fuori dalla corticale. In realtà si ottiene facilmente il torque negativo con questa tecnica, i vettori di forza sono diretti in direzione centripeta e non centrifuga. Quindi è l’esatto contrario. (6; 7)

Mito 6: la diagnosi non e’ dell’ortodontista

La diagnosi è solo dell’ortodontista, i tecnici specialisti eseguono semplicemente ciò che viene richiesto ed eseguito dall’ortodontista che si trova ad usare una complessa “macchina” per pianificare il trattamento. Particolare attenzione va prestata alla compilazione del piano di trattamento che deve essere pianificato tutto inizialmente e quindi con attenzione e scrupolosa analisi cefalometrica, clinica e del software. L’evoluzione delle dinamiche aziendali ha comunque permesso di agevolare gli ortodontisti, garantendo fino a 5 anni di garanzia illimitata sull’ utilizzo di alcune opzioni di trattamento, al fine di agevolare la complessa fase diagnostico/valutativa del Software.

Con gli ultimi sviluppi del Software è possibile progettare lo spostamento anche dei singoli denti ed è possibile sviluppare e progettare il piano di trattamento secondo tutte le tecniche. (3)

Mito 7: problemi articolari

Nei nuovi protocolli e con l’avvento del materiale smartrack (brevettato ed unico nelle sue caratteristiche di polimero multistrato ad uso ortodontico), Invisalign non ha possibilità di provocare problemi articolari. Anzi, la letteratura si esprime a favore della risoluzione di alcune disfunzioni articolari. (8, 9)

Mito 8: e’ una tecnica che prevede tempi lunghi

Negli ultimi mesi ci sono dei protocolli che prevedono il cambio delle mascherine non viene più fatto sempre ogni 15 giorni, ma in determinate condizioni anche ogni 7 giorni. Il futuro dell’Ortodonzia prevede il movimento accelerato e la riduzione dei tempi di trattamento.

Mito 9: non corregge malocclusioni con caratteristiche sagittali e verticali, ma solo allineamento.

Falso. In letteratura sono riportati case reports e research articles che analizzano il trattamento sia di classe III e classi II.  Gli ultimi protocolli prevedono features ed attachments caratteristici per malocclusioni con diversi gradi di complessità. Sono previsti anche uso di elastici. (11, 12)

Mito 10: non puo’ essere utilizzato sui pazienti parodontopatici

Anzittutto c’è un miglioramento dell’Igiene orale e quindi minore rischio di sviluppo di patologia parodontale. Il movimento è più predicibile e le forze più controllate, si può addirittura dimezzare la forza ed allungare il trattamento e quindi più adatto come trattamento per i parodontopatici. (13)

L’undicesimo mito prevedrebbe l’analisi dei costi, in quanto alcuni colleghi definiscono gli allineatori una “tecnica costosa” per lo studio. E’ quanto di meno vero, se si analizzano i costi alla poltrona, i costi dei materiali, i costi dei consulenti, etc.

L’obiettivo degli autori di questo articolo era di suscitare l’interesse verso la tecnica che rivoluzionerà i prossimi anni dell’Ortodonzia.  Tutto sarà uguale nella diagnosi, nello studio della malocclusione, ma niente sarà più uguale dopo l’avvento di Invisalign.

Autori: Caruso Silvia, Simonetta Meuli, prof. Roberto Gatto: Università degli Studi de L’Aquila

 

 

Bibliografia

1. Angle Orthod. 2016 Nov 22. Treatment management between orthodontists and general practitioners performing clear aligner therapy. Best AD, Shroff B, Carrico CK, Lindauer SJ.

2. Clin Oral Investig. 2016 Jul 19. How effective is the Invisalign® system in expansion movement with Ex30′ aligners? Solano-Mendoza B, Sonnemberg B, Solano-Reina E, Iglesias-Linares A.

3. Angle Orthod. 2011 Mar;81(2):185-91. doi: 10.2319/052610-288.1. Color fading of the blue compliance indicator encapsulated in removable clear Invisalign Teen® aligners. Schott TC, Göz G.

4. Case Rep Dent. 2016;2016:9231219. doi: 10.1155/2016/9231219. Epub 2016 Jun 27. The Use of Invisalign® System in the Management of the Orthodontic Treatment before and after Class III Surgical Approach. Pagani R, Signorino F, Poli PP, Manzini P, Panisi I.

5. Prog Orthod. 2013 Oct 20;14:40. doi: 10.1186/2196-1042-14-40. Invisalign technique in the treatment of adults with pre-restorative concerns. Mampieri G, Giancotti A.

6. Eur J Dent. 2015 Jul-Sep;9(3):404-10. doi: 10.4103/1305-7456.163218. Periodontal health status in patients treated with the Invisalign(®) system and fixed orthodontic appliances: A 3 months clinical and microbiological evaluation. Levrini L1, Mangano A2, Montanari P1, Margherini S1, Caprioglio A1, Abbate GM1.

7. J Orofac Orthop. 2015 May;76(3):240-50. doi: 10.1007/s00056-015-0285-5. Periodontal health in teenagers treated with removable aligners and fixed orthodontic appliances. Abbate GM1, Caria MP, Montanari P, Mannu C, Orrù G, Caprioglio A, Levrini L.

8. Int J Orthod Milwaukee. 2009 Fall;20(3):15-9. Invisalign in TMD treatment. Miller DB.

9. Int Orthod. 2010 Sep;8(3):253-67. doi: 10.1016/j.ortho.2010.07.010. Epub 2010 Sep 15. Invisalign(®) treatment of patients with craniomandibular disorders. Schupp W1, Haubrich J, Neumann I.

10. Angle Orthod. 2016 Jun 15. [Epub ahead of print] The predictability of transverse changes with Invisalign. Houle JP, Piedade L, Todescan R Jr, Pinheiro FH.

11. J Orthod. 2015 Mar;42(1):33-44. doi: 10.1179/1465313314Y.0000000117. Lower incisor extraction treatment with the Invisalign® technique: three case reports. Giancotti A, Garino F, Mampieri G.

12. BMC Oral Health. 2014 Jun 11;14:68. doi: 10.1186/1472-6831-14-68. Treatment outcome and efficacy of an aligner technique–regarding incisor torque, premolar derotation and molar distalization. Simon M1, Keilig L, Schwarze J, Jung BA, Bourauel C.

13. Angle Orthod. 2016 Aug 9. [Epub ahead of print] Orthodontically induced external apical root resorption in patients treated with fixed appliances vs removable aligners. Iglesias-Linares A, Sonnenberg B, Solano B, Yañez-Vico RM, Solano E, Lindauer SJ, Flores-Mir C.