Utilizzare il ciuccio: aumenta il rischio di malocclusioni?

Pubblicato il: Lug 20, 2020

 

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Si crede che il ciuccio spesso provochi nei bambini palato stretto e denti sventagliati in avanti, ma come fare? Quando toglierlo? Si può aspettare?

In primis il ciuccio è un utile mezzo della mamma per placare il bambino e l’uso prolungato nel tempo oltre il 24 mesi, spesso è dovuto al fatto che la mamma non vuole affrontare un pianto continuativodel bambino di rinuncia.
Il ciuccio piace al bambino perché ha una capacità consolatoria, in quanto la capacità di succhiare è appresa già da quando era nella pancia della mamma e lo aiuta anche nelle prime fasi dell’allattamento a migliorare la “prestazione”.
Inoltre, il ciuccio durante il sonno previene il rischio di SIDS (sindrome della morte in culla) contrastando la possibilità di apnee notturne.

La paura dei genitori è legata al possibile sviluppo delle malocclusioni. E’ vero?

Il ciuccio fino a 24 mesi non provoca danni alla crescita muscolo scheletrica orale del bambino, tutto ciò avviene solo a causa di un uso prolungato oltre i 24 mesi.
Inoltre, bisogna assolutamente evitare di intingere il ciuccio in sostanze dolci come il miele che per tanto tempo in bocca possono aumentare il rischio di sviluppare la carie. Si al ciuccio, ma per un uso intelligente e moderato e soprattutto che non sia l’unico metodo per acquietare il pianto del bambino.